Da Pino Locati e Giuseppe Meroni riceviamo questo appello, che volentieri pubblichiamo condividendone lo spirito.
La guerra in Ucraina che dura dall’aggressione Russa del ’22, e il difficile percorso verso la pace rilanciato con atteggiamenti controversi dal presidente americano, fanno crescere in ciascuno di noi lo sconcerto per il presente e l’apprensione per il futuro, nonché una sensazione anormale di paura.
Si vorrebbe trattare per la pace con l’esclusione degli ucraini e con un ruolo marginale dell’Europa ridotta a vaso di coccio rispetto alle tre potenze, USA Russia e Cina, decise a definire tra di loro il nuovo ordine mondiale.
La pace alla quale ci siamo abituati in Europa per ottant’anni, gli equilibri atlantici e i relativi scudi protettivi, vengono oggi rimessi in discussione, aprono scenari di incertezza e destabilizzano l’equilibrio cui siamo abituati.
Emerge con chiarezza che nessuno Stato ce la può fare da solo.
Men che meno l’Italia che, pur parte dei G7, ha un PIL inferiore a quello della California o di alcune delle più importanti province Cinesi.
È CHIARO CHE, A QUESTO PUNTO, O SI FA L’EUROPA O L’EUROPA MUORE.
E è anche chiaro che l’Europa viene prima delle differenze politiche e partitiche e degli orientamenti dei singoli Stati.
È il cielo che sta sopra di noi, garanzia della nostra democrazia che si esprime con la separazione dei poteri, diritti e doveri uguali per tutti, libertà religiosa, laicità dello Stato, pari dignità e serenità tra chi governa e chi si oppone.
Va da sé che devono cadere diritti di veto, unanimismi coatti e che si debba iniziare un percorso verso maggiori capacità e velocità decisionali ridisegnando un’Europa federale o gli Stati Uniti d’ Europa, comunque li si voglia chiamare.
Tutti elementi antitetici alle autocrazie oggi in campo che parlano semplice e chiaro, ma usano il falso a loro piacimento, esercitano la contraffazione tecnologica e si fanno beffa dei NOSTRI valori democratici.
L’Europa è quindi un terreno nuovo su cui mettere radici, per crescere, per difendersi meglio, per rilanciare il nostro spirito atlantico volto sempre verso il ripudio della guerra e a una concezione del mondo multipolare e “pacifico”…
SERVE LIBERTÀ E UNITÀ DEI POPOLI EUROPEI PER RIUSCIRE IN QUESTO SFORZO E CONSEGNARE AI NOSTRI FIGLI E NIPOTI LA FAMOSA FIDUCIA NEL FUTURO PER UN MONDO MIGLIORE.
E qui da noi ci appelliamo a tutti gli europeisti convinti, anche a quanti oggi lo sono meno perché tiepidi e sfiduciati, ai liberali e ai democratici che hanno l’Europa al primo posto, ai radicali, a tutti i riformisti, ai progressisti scettici, a quanti si ritrovano nello spirito di Ventotene e dell’Europa dei suoi fondatori.
Sì, per questo progetto serviamo proprio tutti e dobbiamo essere in tanti…
Troviamoci tutti assieme sabato 15 Marzo a Villasanta davanti all’ingresso di Villa Camperio alle ore 17 per stringerci la mano e parlare di Europa.
Pino Locati e Giuseppe Meroni