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Mattia Burro, M5S: “Consumo di suolo e diritto alla casa sono le nostre priorità.”

Mattia Burro, 26 anni, insegnante di inglese in una scuola professionale di Brugherio frequentata anche da ragazzi con problemi legati al disagio sociale e familiare – una scelta lavorare lì”, ci tiene a precisare – è il referente giovani del Movimento 5 Stelle per la provincia di Monza e Brianza.

Villasantese, è un convinto sostenitore dell’appoggio alla Lista Cittadini per Villasanta che, con la designazione di Lorenzo Galli alle primarie, si prepara ad affrontare la campagna elettorale forte anche dei voti degli 876 elettori presentatisi ai seggi.

In questa intervista rilasciata al Punto parla del suo impegno politico, dei giovani, del futuro di Villasanta.

Mattia Burro, referente giovani M5S

Mattia Burro, da quanto tempo ti sei avvicinato alla politica e perché proprio al Movimento 5 Stelle?

Alla politica mi sono avvicinato fin dalle scuole medie. Per quanto fossi molto giovane, mi piaceva già parlarne con alcuni dei miei professori alla Enrico Fermi; forse perché in quel momento storico – segnato dai vari governi Berlusconi – mi sembrava che la politica fosse svuotata di valori etici e stesse diventando uno strumento per gli interessi personali. Dopodiché, arrivato a 19 anni, ho deciso di iscrivermi ufficialmente al MoVimento 5 Stelle, proprio perché sentivo anch’io il bisogno di questa rivoluzione gentile, ideata da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Era un cambiamento che aveva l’obiettivo di permettere ai cittadini di sentirsi veramente rappresentati nelle istituzioni politiche. Un anno dopo, ne avevo compiuti 20, mi sono candidato alle elezioni amministrative di Villasanta e sono stato il più votato della lista M5S. (Senza entrare in Consiglio Comunale perché i consensi complessivi raccolti hanno permesso solo l’elezione del loro candidato sindaco, all’epoca Nicola Ganino, n.d.r.).

Si dice che appena crescono e diventano più autonomi, i giovani villasantesi cerchino stimoli e occasioni fuori dal paese. Secondo il tuo parere, tu che sei uno di loro, che cosa manca a Villasanta?

Sicuramente Villasanta è un’ottima realtà dove crescere una famiglia o dove passare la propria vita, dopo una certa età, lontano dal caos delle grandi città. Tuttavia, quello che manca alla nostra cittadina per essere veramente attrattiva per i più giovani – e lo dico da organizzatore di eventi culturali a Milano – sono degli spazi serali stimolanti dove si possano incontrare e socializzare. Perciò, sarà opportuno esaminare le risorse disponibili nel nostro comune per individuare locali – pubblici o privati – che possano ospitare eventi per i giovani. Una volta individuati, sarà fondamentale coinvolgere il Centro di Aggregazione Giovanile di Villasanta Ci.Vi.Co, artisti e band emergenti locali, compagnie teatrali e attori indipendenti del nostro territorio. Favorendo la partecipazione attiva di ragazze e ragazzi, penso che si potrà gradualmente sviluppare un’idea di comunità giovanile oltre che promuovere artisti locali e imprese culturali. La realizzazione di questo progetto non credo sia un’utopia e ne è la prova il buon lavoro fatto da questa Giunta con lo sport, che ha permesso di creare un solido ponte tra diverse generazioni di villasantesi.

Fra gli esponenti locali del M5S, sei uno dei più convinti sostenitori della Lista Cittadini per Villasanta. Perché questa scelta?

Stop al consumo di suolo e protezione del verde sono tra le priorità

In realtà, non sono l’unico ad essere convinto di questa scelta: tutto il gruppo territoriale di Monza e Brianza del M5S, che rappresento come referente giovani, ha approvato la scelta di entrare nella Lista Cittadini per Villasanta. Anche attivisti storici come Isidoro Nicastro, già candidato alle ultime amministrative, ha sostenuto questa decisione. Siamo convinti che il nostro contributo in questa lista civica possa essere un’opportunità per portare la voce dei cittadini villasantesi che finora non si sono sentiti adeguatamente rappresentati. Inoltre, come indicato da Giuseppe Conte, crediamo sia l’unica strada percorribile per tutti coloro che si riconoscono nel fronte progressista e negli ideali di trasparenza e efficienza. 

Qual è il contributo che, personalmente, pensi di poter portare alla Lista?

Personalmente vorrei portare la mia esperienza di studente europeo: ho una laurea magistrale in Cooperazione Internazionale e nei 5 anni di studio ho potuto fare esperienze all’estero sia con l’Erasmus che partecipando a seminari politici a Strasburgo e Bruxelles. Inoltre, gli anni di insegnamento come professore di francese e inglese mi hanno permesso di creare un canale comunicativo preferenziale con le generazioni più giovani e di intercettare i loro interessi e bisogni primari. Senza contare l’esperienza altamente formativa che sto facendo come docente in una scuola superiore frequentata da ragazzi italiani e stranieri che hanno un passato in comunità e nelle carceri oppure che vivono situazioni familiari molto precarie.

La campagna elettorale è ormai iniziata e sono 3 le forze politiche che hanno presentato il loro candidato. Quali sono, a tuo giudizio e secondo l’M5S, i temi più urgenti e impegnativi?

Il diritto alla casa è considerato un punto politico qualificante (foto d’archivio)

Per noi del Movimento 5 Stelle il contrasto al consumo di suolo è una priorità. Quindi ci impegneremo a preservare i terreni verdi e agricoli che sono rimasti e riqualificare le aree dismesse con programmi di edilizia residenziale pubblica e convenzionata, oltre che per insediamenti produttivi. Ci batteremo affinché nemmeno 1 metro quadro di terreno verde venga compromesso. Inoltre, un altro dei temi che ci sta a cuore, in seguito alla crisi economica provocata dalla pandemia di COVID-19 e alle guerre, riguarda il diritto alla casa. È un nostro importante obiettivo sviluppare le politiche abitative inclusive che garantiscano la disponibilità di abitazioni a prezzi accessibili per tutti, inclusi: giovani, anziani, famiglie a basso reddito e gruppi vulnerabili. Perché, oltre ad un salario minimo legale l’unica via per promuovere la stabilità e l’inclusione sociale passa attraverso il diritto alla casa. In ultimo, ma non meno importante, cito il benessere degli animali, da cui discende il promuovere forme di intrattenimento etiche e rispettose, anche nei circhi, che possono comunque offrire occasioni di intrattenimento senza il ricorso agli animali addestrati. A questo proposito, se fosse dipeso da me, non avrei dato l’autorizzazione al circo che in questi giorni è attendato a Villasanta.

Che differenza c’è tra il M5S del 2019 e quello di oggi?

La svolta significativa, rispetto al passato, sta nel superamento di alcune contraddizioni metodologiche nei rapporti politici e dalla creazione di una solida struttura interna, che permette ora ai singoli territori di partecipare attivamente alla politica locale ma non solo, possiamo ora essere presenti anche al livello regionale, nazionale e europeo. In questi 5 anni di politica sul territorio, insieme ad attivisti e attiviste under 36 del M5S, abbiamo contribuito a dare vita al Network Giovani, una struttura che ha dato una casa politica a centinaia di giovani su tutto il territorio nazionale. E mi fa naturalmente piacere che il mio impegno – a livello nazionale – sia stato riconosciuto e io sia stato scelto come referente giovani per Monza e Brianza.

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