Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento di Pino Locati e Giuseppe Meroni sull’andamento del voto alle elezioni politiche del 25 settembre e i suoi riflessi sul presente e sul futuro prossimo di Villasanta.
Ci auguriamo che questo non resti un episodio isolato, ma possa fare da apripista e stimolare l’avvio di un confronto fra coloro che hanno a cuore il nostro Comune e vogliano partecipare a una nuova stagione di analisi e di progettualità.
Fin da ora apriamo le pagine del nostro giornale online a idee e proposte con l’auspicio di poterne ospitare molte.
La Redazione
Risultati elettorali pessimi. Guardiamo avanti!
Fratelli d’Italia primo partito, PD accollato, Calenda e Lega appaiati al 3°posto, 5* staccati.
Prima di tutto i dati. La tendenza è simile a quella nazionale col centrodestra al 46% con Fd’I che assorbe 1000 voti dalla Lega e 400 da FI e balza dai 300 voti del 2018 ai circa 1900 (24,3%) di oggi.
Un rimescolamento a destra, quindi con “solo” qualche centinaio di voti in più.
Il PD con circa 1700 voti (22%) ne perde 200 sul 2018, non assorbe i 285 voti di LEU di allora che passano in pratica a SI-Verdi. oggi a 370 (4,4%).
+Europa è stabile attorno ai 300, per il centrosinistra che in totale rimane fermo al 31%.
C’è il tracollo dei 5* che passano da 2300 voti (29,92%) del 2018 ai 580 (7,2%) di oggi. Calenda al terzo posto all’11,3% con 913 voti alla candidata alla camera Mariasole Mascia, vicesindaca di Vimercate, ed è di poco sopra la Lega a 900, mentre FI scende a 670 voti (8,6%) rispetto al 14% del 2018.
Se si pensa che quando Luca Ornago diventò sindaco nel 2014 col 47%, aveva il traino di un 43% (sic!) preso nello stesso giorno alle Europee, e solo 3 anni fa Ornago è stato confermato con ben il 60% dei voti, lasciando il centrodestra al 30%, ma con un PD al 27%.
La sua è stata una vittoria strepitosa, “trasversale”, ma difficilmente ripetibile in futuro. Oggi a destra c’è il 15% in più di allora e un PD indebolito; ci manca solo che a destra azzecchino il candidato con un programma avvincente, e sembra fatta.
Come si può correre ai ripari? Il PD è l’unico partito presente in paese, ha fatto la miglior iniziativa di campagna elettorale con una bella festa partecipata, ma le altre feste: alpini, sant’alessandro ecc, che pure sono occasione d’incontro e discussione, e che hanno avuto grandi pienoni, sono state da noi quasi snobbate.
Del resto il PD non si vede, non si sente, non si ricordano proposte, se non quella della casa della sanità, in un paese che non ha un consultorio, e neanche gestisce l’ambulatorio dei medici … Le tanto decantate Agorà che avrebbero dovuto aprirsi all’esterno, si sono svolte quasi senza che ce ne si accorgesse… Di fatto si muove solo nei territori “amici” della sinistra.
Per contro in paese Azione e IV non hanno referenti, e praticamente assenti sono pure i 5*. Si tratta di circa 900+500 voti “non” rappresentati e poco commensurabili col PD a meno che si decida a scegliere…
Ci sarà la capacità di essere comunque attrattivi a livello civico? Occorre ripartire attorno ad argomenti locali forti (davvero meno cemento, nuove ciclabili e zone pedonali con meno traffico, idee per diminire il traffico di attraversamento, proposte chiare per sistemare le bruttezze – ecomostro e Lombarda Petroli – e per rilanciare le bellezze – parco centro e stazione – di questo paese, rilanciare villa Camperio come spazio culturale permanente, semplificare la burocrazia con un comune più informatizzato, ecc…) o si pensa di autorigenerare lo status quo? Saranno il merito e le competenze a far da motore e ad animare i nuovi protagonisti, giovani o vecchi che siano?
Pensiamoci quindi per tempo, anche perché, cullandoci sull’oggi si rischia di andare a sbattere, e, come vediamo adesso da sconfitti, del senno di poi non ce ne si farà proprio un bel niente.
Pino Locati, Giuseppe Meroni