Ambiente

Lombarda Petroli c’è il cronoprogramma: bonifica conclusa a marzo 2026

“Buone notizie per la bonifica del sito di Villasanta: esiste un cronoprogramma degli interventi previsti sui lotti finanziati dal Pnrr e un impegno sui lotti rimanenti che ancora non risultano finanziati.” Lo dicono i consiglieri regionali del Partito Democratico Gigi Ponti e Simone Negri che hanno ricevuto dall’assessore all’Ambiente, Giorgio Maione, la risposta alla loro interrogazione sullo stato della bonifica del sito orfano Lombarda Petroli, presentata nel mese di agosto.

I tempi fissati dalla Regione per l’avvio e la conclusione dei lavori sono dunque stabiliti, il 31 ottobre prossimo si concluderanno le procedure di affidamento dei servizi tecnici di progettazione e degli interventi di bonifica o messa in sicurezza; nel corso del 2024 dovranno esserci: l’approvazione dell’intervento di bonifica comprensivo delle autorizzazioni ambientali, l’avvio dei lavori e il recupero del 25% dei suoli; al 30 settembre 2025 il recupero dei suoli dovrà arrivare al 50%; i lavori si concluderanno il 31 marzo 2026  e il 100% dei suoli dovrà essere recuperato.

Le cisterne del lotto E, la Regione si è impegnata a bonificare con fondi propri

È una risposta che accogliamo con favore – commentano Ponti e Negri – ma sarà nostra cura monitorare costantemente l’attuazione del cronoprogramma e il rispetto degli impegni comunicati. A più di 13 anni da quel terribile disastro, si tratta di una operazione davvero importante per il risanamento urbano della zona che, come indicato nel decreto ministeriale del ministero dell’Ambiente, deve essere raggiunto entro il primo trimestre del 2026”.

Come è noto, la bonifica con i fondi del PNRR riguarda la grande area centrale della Lombarda Petroli e esclude il lotto E, prospiciente via Edison e sul quale insistono ancora cisterne e macchinari. Ma anche su questo lotto la Regione, qualora la curatela del Fallimento non dovesse intervenire con sue risorse, si è impegnata a valutare la possibilità di intervenire utilizzando finanziamenti propri. Impossibile per ora, precisano gli uffici lombardi, effettuare una stima dei costi dell’intervento perché non si conosce lo stato di inquinamento della porzione.

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